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CPIA NEL SISTEMA D'ISTRUZIONE ITALIANO: APRIPISTA O FANALINO DI CODA?

I CPIA rappresentano la punta più innovativa del sistema d'istruzione in Italia o il suo fanalino di coda?
Il sistema d'istruzione per adulti è l'esperienza più innovativa capace di utilizzare le ICT per garantire la flessibilità dei percorsi
Il sistema d'istruzione per adulti non ha la vivacità e la voglia di mettersi in gioco che caratterizza le scuole diurne
Il sistema d'istruzione per adulti potrebbe essere l'esperienza più innovativa, ma le sue potenzialità non sono ancora pienamente sviluppate

Nel bene e nel male sono convinto che stiamo vivendo un'esperienza storica. Non saremo più gli stessi.

Saremo migliori? Saranno migliori anche le nostre scuole? Le esperienze di questi giorni sono destinate a "fare scuola" o sono un fuoco fatuo legate alla situazione di eccezionalità che stiamo vivendo?

Una cosa è certa: i nostri docenti si sono rimboccati le maniche e stanno lavorando come pazzi per comunicare con i propri utenti/alunni e per fare in modo che questo anno scolastico non sia perso. Perchè sanno che se ciò avvenisse ci sarebbero  contraccolpi terribili sul diritto alla cittadinanza!

Ma i Cpia, in questa ricerca di soluzioni nuove, sono all'avanguardia o arrancano con difficoltà per stare dietro alle innumerevoli iniziative messe in campo dalle scuole diurne?

Pensavamo di rappresentare il settore più innovativo del sistema d'istruzione, ma certo bisogna dare atto che le scuole del mattino ci stanno danno dentro! Certo hanno utenti più facili, più raggiungibili, più connessi ma dipende solo da questo? O abbiamo sottovalutato in questi anni, presi da cento altre cose tutte importanti, il ruolo strategico che le nuove tecnologie della comunicazione hanno nell'istruzione in generale e in particolare nell'istruzione degli adulti?

Mi ricordo uno scambio di battute con un collega che quando gli chiesi "Cosa facciamo con il registro elettronico per i Cpia?" e mi rispose "Questo è l'ultimo dei nostri problemi!"

Cosa ne pensate?

In Italia oggi i Cpia rappresentano l'innovazione o a volte, complice una norma che dopo pochi anni dalla nostra nascita già tutti avvertiamo da aggiornare, ci troviamo ad essere il fanalino di coda del sistema d'istruzione?

Argomentate se ne avete voglia oppure cliccate sul sondaggio.

Vediamo cosa ne pensiamo!!

mariarosaria.oliviero, Mari Campanelli e 2 altri utenti hanno reagito a questo messaggio.
mariarosaria.olivieroMari CampanelliEmanuela AgatiMorena Gubellini

Ho avuto la fortuna di insegnare 25 anni alla scuola primaria prima di passare al CPIA . Questa preziosa esperienza mi da la consapevolezza di non poter mettere sullo stesso piano un ente di "formazione" quale un CTP e un ente di " istruzione" quale la scuola che accompagna il bambino attraverso il suo sviluppo fisico/cognitivo verso quel processo che si risolve nel raggiungimento della maturità sociale intorno al secondo decennio di vita . Trovo il questionario molto più preciso delle premesse con cui è presentato , laddove le potenzialità dei CPIA sono lungi dal raggiungimento degli scopi . Evidentemente ciò che manca è un dialogo paritetico con altri enti/istituzioni predisposte all'accoglienza e alla profilazione degli utenti.

Renato Cazzaniga ha reagito a questo messaggio.
Renato Cazzaniga
Elisabetta Paoletti
Cita da Elisabetta Paoletti su 27 Marzo 2020, 15:36

Ho avuto la fortuna di insegnare 25 anni alla scuola primaria prima di passare al CPIA . Questa preziosa esperienza mi da la consapevolezza di non poter mettere sullo stesso piano un ente di "formazione" quale un CTP e un ente di " istruzione" quale la scuola che accompagna il bambino attraverso il suo sviluppo fisico/cognitivo verso quel processo che si risolve nel raggiungimento della maturità sociale intorno al secondo decennio di vita . Trovo il questionario molto più preciso delle premesse con cui è presentato , laddove le potenzialità dei CPIA sono lungi dal raggiungimento degli scopi . Evidentemente ciò che manca è un dialogo paritetico con altri enti/istituzioni predisposte all'accoglienza e alla profilazione degli utenti.

E noi non abbiamo proprio nessuna colpa? Perchè siamo così in ritardo? Solo perchè gli altri - gli enti locali, i nostri partner non ci danno le risposte che ci aspetteremmo? O forse dovremmo fare uno sforzo in più per rappresentare per questi enti un punto di riferimento imprescindibile?

Emanuela Agati ha reagito a questo messaggio.
Emanuela Agati

Non mettiamo ogni discussione sul piano di " chi è la colpa"  , quello che " dovremmo o non dovremmo " . Hai chiesto un'opinione ed io te l'ho data ,prima di " rilanciare" aspetta che ci sia abbastanza materiale di discussione , non è una partita a tennis  o a squadre . Resterò in questo forum se la discussione si orienterà in una direzione professionale e inter paritaria all'interno e all'esterno dei sottosistemi che riguardano il  sistema scuola.

Elisabetta Paoletti

Fanalino di coda a chi? 😉

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