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Lettera aperta della Ministra Azzolina

Trasmetto con piacere la comunicazione che il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina rivolge alla nostra Comunità scolastica.

Il suo messaggio ci arriva in un momento eccezionale, in un momento particolarmente difficile per tutti noi, in una situazione che nessuno di noi si sarebbe mai immaginato di vivere.

Molte famiglie dei nostri alunni sono state coinvolte direttamente, negli affetti più cari, in questa emergenza nazionale. Mai come oggi quello che accade nel mondo e in Italia si ripercuote direttamente nella nostra vita di tutti i giorni, spingendoci a modificare abitudini, stili di vita, a cambiare la nostra quotidianità.

È ormai più di un mese che non ci rechiamo nelle nostre aule ma la scuola, grazie ai nostri insegnanti continua attraverso la didattica a distanza. Abbiamo tutti noi imparato a utilizzare le nuove tecnologie della comunicazione per comunicare e per fare scuola.

Per accorciare la distanza, per far emergere e condividere le ansie, per far arrivare un abbraccio, seppur virtuale, a ciascuno studente. Non basta quindi dare compiti agli studenti usando il registro elettronico. La didattica a distanza non è 'disumanizzata', anzi: da quello che vedo, dai racconti che mi arrivano dalle nostre scuole, la comunità educante si ritrova innanzitutto intorno alle emozioni, al confronto su ciò che stiamo vivendo, ai momenti di silenzio insieme, alle lacrime e ai sorrisi. La scuola è presidio dello Stato.”

Non sono parola scontate.

Alla nostra Ministra va il ringraziamento di tutta la nostra Comunità scolastica. Sono parole importanti.

La scuola è presidio dello Stato. Lo Stato siamo noi, siete voi, è la nostra Comunità. Con la didattica a distanza il rapporto scuola famiglia si è consolidato e ha esplorato modalità inedite, ma importanti. La scuola ha sentito la vicinanza delle famiglie dei minori, dei nostri utenti, insieme stiamo cercando di fare in modo che per i nostri alunni questo non sia un anno perso.

La didattica a distanza deve tenere al centro l'esperienza e la sensibilità dei docenti, ed è quello che sta avvenendo ogni giorno in più istituti e territori. Così riscopriamo il valore della comunità educante, del confronto costruttivo, che va oltre umane divisioni e personalismi: la scuola funziona grazie all'unione, cooperazione tra le componenti che lavorano insieme a famiglie, studenti e portatori di interessi sul territorio. Questo è il momento di ricorrere alle nostre migliori risorse, perché l'eccezionalità della situazione lo richiede, e so che lo state facendo

L’importante è “tenere unite tutte le componenti della scuola, di stare vicino ad ogni dipendente e ad ogni studente per affrontare insieme il dolore e le difficoltà, di far sentire la propria presenza con discrezione e disponibilità. Così docenti e dirigenti lavorano per rendere vivo e concreto, nell'esperienza di ciascun alunno, il diritto all'istruzione posto dalla nostra Carta tra quelli fondamentali e inalienabili. Siete eroi anonimi, state lavorando con ogni mezzo perché tutti, dai più piccini ai più grandi, non perdano il contatto con la scuola dalla quale, come diceva don Milani "attendono di essere fatti eguali".

 

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